Alla scoperta di Pélagos – Museo del Mare con la realtà virtuale di 3D Research

È stato inaugurato Giovedì 11 Gennaio, Pélagos - Museo del Mare AMP Capo Rizzuto, presso la Fortezza di Le Castella (KR); il workshop di presentazione, a cui 3D Research ha partecipato, si è tenuto invece presso il Castello Aragonese.

Il taglio del nastro per il Museo del Mare è stato eseguito dal sindaco Maria Grazia Vittimberga, insieme al Presidente della Provincia Sergio Ferrari ed alla giornalista Donatella Bianchi, conduttrice di Linea Blu. Presenti anche il comandante della Capitaneria di Porto di Crotone Domenico Morello, il Consigliere provinciale delegato all'AMP Raffaele Gareri e il Direttore dell'AMP Arturo Crugliano Pantisano.

A presenziare l’evento anche i partner coinvolti nel progetto: la docente Daniela Basso del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Terra dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, Salvatore Medaglia e Armando Taliano in rappresentanza del Dipartimento di Culture Educazione e Società dell’UNICAL. Per il Dipartimento di Ingegneria Meccanica Energetica e Gestione dell’UNICAL il Professore Fabio Bruno, Marco Cozza e Fabrizio Fuoco per 3D Research. Per il Centro Regionale Strategia Marina dell’Arpacal, Emilio Cellini. Presente per l’Istituto Superiore e la Protezione e la Ricerca Ambientale Sante Francesco Rende.

Pélagos, sorto sulle ceneri di un vecchio depuratore ormai in disuso, e che ha contribuito a rinnovare l'area di fronte al porticciolo di Le Castella, è stato inaugurato al termine della presentazione dei risultati del progetto "Memoriae Maris: Paesaggi geo-ambientali e geo-culturali dei fondali marini dell'AMP Capo Rizzuto".

Le caratteristiche naturalistiche e l'eccezionale diversità geologica dei fondali nell'Area Marina Protetta di Capo Rizzuto sono accessibili attraverso una mostra multimediale interattiva e postazioni 3D presenti nel Museo del Mare "Pélagos".

Durante l’evento, i presenti sono stati coinvolti nell'esplorazione della realtà virtuale. Grazie all'uso di visori, infatti, 3D Research ha creato una coinvolgente ricostruzione di alcuni fondali dell'Area Marina Protetta: nelle quattro postazioni interattive, dotate di otto visori, ci si può immergere virtualmente in un’esperienza subacquea e muoversi in totale libertà ed a 360° all’interno dell’ambiente marino. Le aree di particolare attenzione selezionate per la fruizione dell'esperienza sono i siti di Punta Scifo e Punta Cicala, dove è possibile “nuotare” tra i relitti delle navi cariche di antichi marmi. Inoltre, si può rivivere la storia geologica dell'area di Le Castella attraverso un tavolo touch al centro della sala multimediale, che illustra l'evoluzione della linea costiera. Il tavolo touch offre anche dettagli su diverse caratteristiche presenti nell'area marina, tra cui musei, siti naturali e storici, e il racconto della vita di Giovan Dionigi Galeno, detto Uccialì. Altre storie sono narrate dalla voce degli esperti nei contributi video-documentari proposti nell'ultima sala del museo.

I pannelli museali, infine, tramite descrizioni scientifiche ed immagini di dettaglio, completano l’esperienza sulla scoperta delle peculiarità dell’Area Marina Protetta.

Fabrizio Fuoco di 3D Research ha spiegato che, per fare questo tipo di lavoro, i fondali sono stati ripresi da esperti subacquei con speciali attrezzature fotografiche e le immagini sono state elaborate per la ricostruzione tridimensionale, insieme al materiale prodotto in collaborazione con i partner scientifici del progetto. Questo ha permesso lo sviluppo di software e applicazioni in realtà virtuale, i quali sono stati successivamente implementati su dispositivi tecnologici come visori e tavolo touch, nell’ottica di incrementare l’accessibilità ed il turismo sostenibile verso aree a particolare stato di interesse e di conservazione.

Nelle prossime settimane, si completerà la definizione del piano di gestione del Museo del Mare, con l'obiettivo di aprire al pubblico, inizialmente per le scuole e successivamente per i turisti, durante la stagione primaverile ed estiva.

Fabio Bruno, Presidente di 3D Research e Professore Ordinario dell’UNICAL, ha messo in risalto l’eccezionale contributo dell’Università della Calabria nel progetto: “Ciò che è possibile ammirare è sicuramente merito della struttura dell’UNICAL, che ha partecipato al bando con due dipartimenti: il DICES e il DIMEG. Il DIMEG, in particolare, si è occupato dei rilievi subacquei tridimensionali e dell’acquisizione dei dati, che sono stati utilizzati dagli archeologi per formulare diverse ipotesi sulla presenza di due isole. Inoltre, una delle nostre spin-off, la 3D Research, ha curato l’allestimento multimediale, realizzando i software e i contenuti fruibili all’interno di questo museo per permettere la visita virtuale dei siti sommersi selezionati e comprendere meglio la geomorfologia del territorio e, soprattutto, come questa si è evoluta nel corso dei millenni.”

Bruno ha poi raccontato i diversi approcci che animano il Museo del Mare : “Questo museo 3.0 è dedicato alla didattica dei giovani della generazione Z, abituati ormai a interagire con la realtà virtuale. La tecnologia implementata è sicuramente pensata per le giovani generazioni ed è stata studiata appositamente per stimolare il loro apprendimento e portarli a conoscere le peculiarità di questo territorio. Si unisce una didattica tradizionale, composta da pannelli museali che forniscono contenuti a chiunque li legga, a una didattica più innovativa attraverso tavoli tattili, visori e schermi touch, che danno la possibilità di approfondire i contenuti, facilmente aggiornabili. Quindi, questo diventa un luogo in cui tutte le nuove ricerche condotte dall’Università, dall’Arpacal e dall’Area Marina Protetta possono trovare espressione e divulgare i risultati scientifici che vengono continuamente aggiornati grazie alle ricerche in corso.”