Il progetto iMare Culture approda a Baia
Lunedì, 25 Giugno 2018La scorsa settimana alcuni dei partner del progetto di ricerca #H2020 iMARECulture, la 3D Research s.r.l., la Cyprus University of Technology (CUT), la Masaryk University di Brno (MU) della Repubblica Ceca, la Univerzitet u Sarajevu (UoS) della Bosnia-Erzegovina e l’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro #ISCR del MIBACT, si sono dati appuntamento presso il Parco Archeologico Sommerso di Baia per testare insieme le tecnologie fin ora sviluppate nell’ambito del progetto.
Grazie alla preziosa collaborazione con il Parco Archeologico dei Campi Flegrei è stato possibile testare i sistemi e le tecnologie messe a punto da 3D Research e MU per la visita subacquea in realtà aumentata, all’interno della Villa con ingresso a protiro. In particolare la 3D Research ha testato, per la prima volta nel sito di Baia, un innovativo sistema di localizzazione subacquea che consente ai diver di visualizzare, attraverso un tablet opportunamente scafandrato, la propria posizione sulla mappa del sito archeologico, di ricevere informazioni contestualizzate rispetto alla propria posizione e, soprattutto, di godere di una spettacolare ricostruzione 3D che mostra al visitatore come la villa poteva apparire nel suo periodo di massimo splendore. I risultati sono estremamente incoraggianti e, nel corso dei test, sono stati raccolti dati importanti riguardo il funzionamento sul campo del sistema di navigazione che nel corso dei prossimi mesi sarà ulteriormente raffinato e ottimizzato.
La visualizzazione subacquea in realtà aumentata rappresenta una novità assoluta nel campo delle tecnologie subacquee, che permetterà ai visitatori del Parco Sommerso di godere appieno dell’immersione e di apprezzare la ricchezza e l’estensione delle Ville romane dell’antica Baiae, oggi sommerse a causa del bradisisimo.
Inoltre, all’interno della splendida cornice del Castello Aragonese, sede del Museo Archeologico dei Campi Flegrei, sono state testate le applicazioni di realtà virtuale immersiva che, attraverso un visore, permettono anche a chi non si immerge di visitare virtualmente la Villa con ingresso a Protiro, rivivendo delle scene di vita quotidiana ricostruite dalla UoS, secondo l’approccio dello storytelling.
La ricostruzione 3D della Villa, fruibile sia in Realtà Virtuale che in Realtà Aumentata subacquea, è stata realizzata seguendo le indicazioni degli archeologi dell’ISCR ed in particolare di Barbara Davidde che ha anche coordinato le attività in mare.
Tutti i test svolti in questi giorni nell’ambito del progetto iMARECulture, sono stati documentati da una troupe dell’emittente Euronews, con interviste ai partner effettuate in mare e presso il Castello Aragonese di Baia.
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