Molux per "il Quotidiano del Sud"
Venerdì, 12 Febbraio 2021
In data 7 Febbraio, Il "Quotidiano del Sud", per mezzo della penna di Francesco Piacenza, ha dedicato un intero articolo al progetto Molux, definendolo <<il futuro tecnologico dell'esplorazione subacquea>>.
Il giornalista del Quotidiano ha riportato nell'articolo l'intervista fatta al nostro Presidente e co-fondatore, il Prof. Fabio Bruno. Il professore racconta di come il progetto Molux, sviluppato in collaborazione con l'Università della Calabria-Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale, lo spin-off Tech4sea, lo spin-off Applicon srl per il sistema acustico e l'azienda Italia Compositi srl, sia nato a partire da un precedente progetto di ricerca dal nome VISAS, chiuso nel 2016 e finalizzato ad arricchire la visita, da parte dei sub, dei siti archeologici sommersi.
Molux è stato sviluppato con l'intento di fornire un supporto tecnologico agli operatori professionali della subacquea: ricercatori, archeologi, tecnici etc. Il suo sistema si compone infatti di un veicolo autonomo di superficie in grado di scandagliare il fondale marino con un Sonar e costruire così una batimetria 3D, ed un tablet subacqueo.
La batimetria 3D viene passata ad un software per la pianificazione delle missioni subacquee che lo utilizza come mappa per segnare percorsi e punti di interesse nella zona da esplorare. La missione viene poi caricata sul tablet subacqueo ed utilizzata come riferimento e "GPS" mentre ci si trova in immersione.
Tenendo conto che sott'acqua non è possibile accedere al segnale dei satelliti, il sistema di localizzazione di Molux sfrutta le onde acustiche che invece possono diffondersi attraverso l'acqua. Si tratta, d'altronde, dello stesso sistema utilizzato da alcuni organismi marini per comunicare tra loro.
Inoltre, l'apposita app che permette di pianificare e svolgere la missione visualizzandola sul tablet, è parte di un sistema che funziona come un computer subacqueo: è in grado di fornire, in ogni momento, informazioni relative alla riserva d'aria ancora disponibile nella bombola, alla temperatura dell'acqua ed alla profondità a cui ci si trova, calcolando anche le varie soste di decompressione necessarie alla risalita. Tali informazioni, possono essere poi condivise con il personale a bordo dell'imbarcazione di supporto.
Oltre ad essere quindi, un valido strumento per la pianificazione delle missioni operative subacquee, il sistema sviluppato da Molux tiene conto anche della sicurezza dei sub. Un vantaggio non indifferente.
Si ringrazia Francesco Piacenza per l'articolo.
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